Chicco e Cereza – Le Donne del Caffè
Intervista a Lady Carolina Ochoa Romero, Anacafé (Asociación Nacional del Café), Guatemala
Da sinistra: Wendy Rodriguez Sanchez – Ihcafe (Instituto Hondureño delCafé), Evelyn Chacón – Icafe (Instituto del café de Costa Rica), Fátima López Rodríguez – Prodecoop, Nicaragua, Lady Carolina Ochoa Romero – Anacafé (Asociación Nacional del Café), Guatemala
Tratto da:
Le donne del caffè del Centro America a “Tendiendo Puentes: El Cafè de Guatemala”
Firenze, 24 ottobre 2013 – Istituto Agronomico per l’Oltremare
Le donne del caffè del Centro America a “Tendiendo Puentes: El Cafè de Guatemala”
Firenze, 24 ottobre 2013 – Istituto Agronomico per l’Oltremare
di Maria Cristina Latini
Quale ruolo ricopri in Anacafé?
Mi occupo della promozione del caffè del Guatemala sia a livello nazionale che internazionale e sono responsabile della “Scuola del caffè” di Anacafé (Guatemala).
Come sei arrivata a ricoprire questo ruolo?
Nel 2006 ho iniziato come istruttrice nella “Scuola del caffè” e da lì ho iniziato ad ampliare la mia conoscenza sul mondo del chicco.
Come ti pare lo svolgimento del corso che stai seguendo alla Scuola italiana del caffè dello Iao (Istituto Agronomico per l’Oltremare)?
Sta superando le mie aspettative. È la prima volta in assoluto che esco dal Guatemala per fare un corso di aggiornamento dove si impara la cultura e la tradizione italiana del caffè. Questo è per me molto importante in quanto mi darà modo di ritrasmettere ai baristi e alla gente del Guatemala in genere il fatto stesso che dietro ad un prodotto come il caffè si nascondono tanti usi e tradizioni.
Quali aspettative avevi prima di arrivare in Italia per seguire il corso della Scuola del caffè?
Credevo che si sarebbe trattato delle solite lezioni teoriche, ma la sorpresa è stata che stiamo apprendendo molto di pratico, attuale e dinamico.
Come consideri il livello dei baristi nel tuo Paese?
Solo nel 2006 ‐ durante i preparativi per le competizioni riguardanti i baristi ‐ ho avuto per la prima volta l’ opportunità di vedere come si svolge il lavoro del barista, fino a che col passare degli anni il Guatemala si è classificato al primo posto al Wbc (World Barista Championship). Quindi ora come scuola di Anacafé e con un campione mondiale che rappresenta il Guatemala, abbiamo la mente aperta per condividere con gli altri paesi produttori e con il mondo quello che sappiamo.
Il corso per diventare barista è molto richiesto nel tuo Paese?
Assolutamente, la scuola di Anacafé è molto grande e ben organizzata con molti macchinari; i nostri prezzi inoltre sono accessibili perché Anacafe è un associazione senza fini di lucro. I corsi presso la nostra scuola sono aperti a tutti, giovani e non! La gente si iscrive perché è curiosa, anche solo di vedere come si fa un buon caffè o solo per sentirne l’odore o ancora semplicemente per una soddisfazione personale. Quindi stiamo insegnando alla nostra gente come si produce e come si fa un buon caffè.
Che significa per te oggi essere una rappresentante del caffè nel tuo Paese, come persona e come donna?
Io mi sento un’ambasciatrice. Per me il caffè è uno stile di vita, passione, lavoro (anche se non sono una produttrice di caffè) perché dietro ad una tazza di caffè ci sono mille mani che rappresentano il lavoro e il desiderio di fare grande il piccolo paese che è il Guatemala.
Le due parole insieme “Guatemala e caffè” a che ti fanno pensare? Qual è la prima parola che ti viene in mente?
“Amor, pasión” (amore, passione).
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Spazio del lettore:
“Una favola di caffè: Chicco e Cereza”
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