Chicco e Cereza – Le Donne del Caffè
Intervista a Fátima López Rodríguez, Prodecoop (Nicaragua)
Da sinistra: Wendy Rodriguez Sanchez – Ihcafe (Instituto Hondureño delCafé), Evelyn Chacón – Icafe (Instituto del café de Costa Rica), Fátima López Rodríguez – Prodecoop, Nicaragua, Lady Carolina Ochoa Romero – Anacafé (Asociación Nacional del Café), Guatemala
Tratto da:
Le donne del caffè del Centro America a “Tendiendo Puentes: El Cafè de Guatemala”
Firenze, 24 ottobre 2013 – Istituto Agronomico per l’Oltremare
Le donne del caffè del Centro America a “Tendiendo Puentes: El Cafè de Guatemala”
Firenze, 24 ottobre 2013 – Istituto Agronomico per l’Oltremare
di Maria Cristina Latini
Quale ruolo ricopri in Prodecoop, Nicaragua?
Sono responsabile del controllo qualità.
Come sei arrivata a ricoprire questo ruolo?
Ho iniziato ad occuparmi del settore del caffè nel 1998, poi dal 2001 ha avuto ufficialmente inizio la mia carriera di assistente al controllo qualità (ho avuto un maestro molto bravo).
Come ti pare lo svolgimento del corso che stai seguendo alla Scuola italiana del caffè dello Iao (Istituto Agronomico per l’Oltremare)?
È per me molto importante, il mondo del caffè è come un “abecedario” e ogni giorno se ne impara una lettera.
Quali aspettative avevi prima di arrivare in Italia per seguire il corso della Scuola del caffè?
Io ho sempre molte aspettative su tutto! Sono venuta qui principalmente con l’entusiasmo di apprendere cose nuove, cosa che sta accadendo anche in questo momento; per me è stato molto importante e sono soddisfatta di quello che sto imparando.
Come consideri il livello dei baristi nel tuo Paese?
Credo che i baristi siano più che altro artisti del caffè, rispetto il loro lavoro. In Nicaragua il livello è molto buono, in ogni caso, dopo questa esperienza andrò certamente ad affrontare con le persone della Cooperativa che intendo formare i temi che sto affrontando durante questo corso.
Il corso per diventare barista è molto richiesto nel tuo Paese?
Sì.
Che significa per te oggi essere una rappresentante del caffè nel tuo Paese, come persona e come donna?
Quello del caffè è un mondo al maschile nel quale comunque ho avuto una buona accoglienza. Mi riempio di orgoglio ogni volta che qualcuno mi domanda qualcosa sul caffè come rappresentante del mio Paese, così come mi riempie di orgoglio il fatto stesso di lavorare con i piccoli produttori di caffè.
Le due parole insieme ” Nicaragua e caffè” a che ti fanno pensare? Qual è la prima parola che ti viene in mente?
“Dulzura” (dolcezza come dolce ma anche nel senso di tenerezza, gentilezza, affabilità).
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Spazio del lettore:
“Una favola di caffè: Chicco e Cereza”
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